I vitigni
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L’Abbazia di Busco, situata nel cuore del Veneto, detto Marca Trevigiana, coltiva diversi tipi di vitigni, sia a bacca nera che a bacca bianca: questo consente una produzione diversificata, con la creazione di blend particolari durante la vinificazione, che conferisce ai suoi vini caratteristiche uniche. In particolare, nei 52 ettari di vigneti della proprietà sono coltivati: prosecco, pinot grigio, pinot nero, cabernet, chardonnay, raboso e verduzzo.
Prosecco
Il nome “prosecco” nasce nel Cinquecento: deriva la sua origine dall’identificazione fatta con l’antichissimo vino del Castello Pucino , identificato con il Castello di Moncolano o “Torre di Prosecco”, vicino a Trieste. Il vitigno principale è il glera, che produce grappoli grandi e lunghi, con acini giallo-dorati. Va ricordato che dal 2009 è stata costituita la DOC Prosecco.
Pinot Grigio
Il termine “pinot” deriva probabilmente da “pigna”, forse perché i grappoli assumono in genere l’aspetto di una piccola pigna, con acini fitti e pressati. Di colore ramato, il Pinot grigio ha avuto un grande successo in Italia e nel mondo: consente la produzione di grandi vini fruttati, profumati e ben strutturati.
Cabernet
Anche questo vitigno è originario della Francia, anche se il suo nome deriva probabilmente dal guascone “Carbonet”, ovvero “Epiro”. Comprende due varietà, il Cabernet Sauvignon, adatto soprattutto a zone calde e temperate, e il Cabernet Franc, quello più coltivato nel Veneto. L’acino è piccolo e a buccia spessa, di colore nero bluastro, con un sapore erbaceo caratteristico che può essere più o meno intenso.
Raboso
Il raboso, dalla caratteristica bacca blu-nera, è il più antico vitigno autoctono della zona, ed è coltivato prevalentemente nel Veneto orientale e nella provincia di Treviso. Elogiato perfino da Goldoni, è storicamente collegato ad una vendemmia tardiva, che lo vuole lasciato sulla pianta fino a metà novembre. Il suo aroma aspro e dolce insieme è molto apprezzato dai veri intenditori.