Un gioiello di ieri, un tesoro di oggi
Poco dopo il 1554, Marco Zeno, ottenuta la proprietà della tenuta di Cessalto, commissionava ad Andrea Palladio la costruzione della sua nuova residenza nel trevigiano. Ebbe origine così Villa Zeno, una delle meno conosciute ville palladiane, che oggi è considerata “Bene dell’Umanità”. La villa è tuttora di proprietà dei diretti discendenti della famiglia Zeno: un gioiello della storia veneta e italiana che sta lentamente tornando al suo antico splendore.
Villa Zeno appare già sui “Quattro Libri dell’architettura”, la fondamentale opera di Andrea Palladio, a testimoniare l’importanza che lo stesso architetto le riconosceva.
Il progetto palladiano intervenne modificando una struttura già esistente: questo spiega le particolarità della pianta, dissimile dalla maggior parte delle altre ville palladiane.
Altra peculiarità è il singolare rovesciamento degli elementi usati solitamente nella qualificazione delle facciate, la posteriore con la loggia e l’anteriore liscia, traforata solo da una sorta di scacchiera di finestre.
L’impostazione generale della villa con il vasto cortile aperto trova invece riscontri in Villa Saraceno a Finale di Agugliaro e in Villa Pojana a Pojana Maggiore. Come quest’ultima, Villa Zeno presenta portici contigui al corpo padronale quali semplici collegamenti alle barchesse vere e proprie (gli edifici riservati alle attività lavorative).
Nel 1996 la villa è stata dichiarata Bene dell’ Umanità dall’UNESCO.
I diretti discendenti di Marco Zeno sono oggi impegnati nel restauro conservativo della villa, parte importante del patrimonio architettonico e culturale del nostro Paese. Ma anche altre realtà stanno muovendosi per questo obiettivo: un primo ed importante intervento è stato anche reso possibile grazie al contributo concesso dal Gal Terre di Marca. Il restauro riguarda la copertura e le strutture lignee primarie e secondarie, tutti i serramenti esterni, i controsoffitti e gli intonaci.
La villa è stata anche oggetto di numerosi studi delle Università di Padova e Venezia e di un’indagine conoscitiva presentata dall’Architetto C. di Thiene per conto dell’Istituto Ville venete.
È inoltre allo studio un progetto di valorizzazione che possa attrarre sponsor interessati ad investire in progetti culturali ed imprenditoriali di grande rilievo nel rispetto del patrimonio esistente.