La cantina
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In una imponente barchessa (l’edificio rurale tipico delle ville venete, dove avevano sede gli ambienti lavorativi) è collocata la cantina di Abbazia di Busco, una delle più antiche tra le cantine venete. Anche la barchessa è ricca di storia: basti pensare che negli anni Cinquanta e Sessanta ospitava, ai piani superiori, la coltivazione del tabacco e l’allevamento dl baco da seta.
Metodi antichi per risultati moderni
Le antiche tecniche produttive dei monaci dell’Abbazia sono ancora vive nei metodi utilizzati dalla famiglia per la coltivazione della vite, la vinificazione e la produzione dei suoi vini. Le nuove tecnologie, che pure sono presenti, hanno il solo compito di aiutare a migliorare gli standard qualitativi, senza cambiare però nulla della ricchezza delle tecniche tradizionali e della grande passione che contraddistingue tutta la famiglia oggi.
La cantina oggi
La cantina, un vero gioiello dell’antichità, affianca oggi alle antiche botti in rovere, imponenti botti in cemento ed in acciaio.
In questo luogo dove il tempo si è fermato si possono lavorare e stoccare nei diversi vasi vinari circa 7.000 ettolitri di prodotto tra vini bianchi e rossi.
I bianchi vengono vinificati dopo una pressatura morbida in temperatura controllata, al fine di estrarre dalla bacca dell’uva le componenti migliori, mentre i rossi sono ottenuti da macerazione delle parti solide dell’uva con il mosto per un periodo che va dagli 8 ai 12 giorni, al fine di estrarre i composti fenolici (antociani e tannini) presenti nel colore e nella struttura del vino.